Coraggio! Che sia, secondo la definizione di Yves Bonnefoy ne La communauté des traducteurs, una lettura scrivente.
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Scende da cavallo
Scende da cavallo, le offre la coppa
Dell’addio. Le chiede dove va
E perché deve. Io leggo questa poesia di un altro,
La riscrivo, la trasformo. ” Amico mio,
La felicità mi ha sorriso poco su questa terra.
Dove vado? Io cerco in queste montagne
Il silenzio, la pace del cuore. E’ la mia patria,
Non errerò mai più lontano da essa.
Il mio cuore? Va verso la sua ora?
Ma guarda, questa terra che amiamo è rifiorita,
E’ primavera, è nuovamente come nuova,
Le cime ovunque ridiventano blu.
Ti dirò addio? No, che per sempre,
Per sempre scrosci l’acqua, rifiorisca l’erba!”
da L’ora presente, Yves Bonnefoy, Mondadori, Lo Specchio, 2013 Trad.di Fabio Scotto
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Il descend de cheval
Il descend de cheval, il lui offre la coupe
De l’adieu. Il lui demamnde où elle va
Et porquoi il le faut. Je lis ce poème d’un autre
Je le réécris, le transforme. “Mon ami,
Le bonheur ne m’a guère souri su cette terre.
Où vais-je? Je cherche dans ces montagnes
Le silence, la paix du coeur. C’est ma patrie,
Je n’errerai plus jamais loin d’elle.
Mon coeur? Va-t-il paisible vers son heure?
Mais vois, cette terre que nous aimons a refleuri,
C’est le printemps, elle est à nouveau comme neuve,
Les cimes de partout redeviennent bleues.
Vais-je te dire adieu? Non, qu’à jamais,
à jamais bruisse l’eau, refleurisse l’herbe!”
La luce profonda chiede per apparire
La luce profonda chiede per apparire
Una terra battuta e sonora di notte.
È un legno tenebroso quel ch’esalta la fiamma.
Occorre alla parola stessa una materia,
Inerte sponda di là d’ogni canto.
Dovrai per vivere varcare la morte,
La più pura presenza è un sangue versato.
Da Ultimi gesti – Movimento e immobilità di Douve, Yves Bonnefoy, Einaudi, trad. di Diana Grange Fiori
L’imperfezione è la cima
È vero che occorreva distruggere e distruggere e distruggere,
È vero che la salvezza era a quel prezzo.
Devastare il volto nudo che affiora nel marmo,
Martellare ogni forma ogni bellezza.
Amare la perfezione in quanto soglia,
Ma conosciuta negarla, dimenticarla morta,
L’imperfezione è la cima.
da Ieri deserto regnante, Yves Bonnefoy, Guanda, a cura di Diana Grange Fiori
appunti per Mi chiamo M.M. n.21
Dance with a mask, 1930
Ciò che la figlia del vasaio (Butade di Sicione) inventa è dunque la grande figurazione, quella che non si interessa agli aspetti esteriori di una persona o una cosa, bensì alla loro possibile e piena presenza: una speranza che queste linee in rottura con il semplice visibile, questi colpi di gomma che aprono altri orizzonti, riflettono e disseminano nello spazio dell’opera, divenuto in tal modo un luogo.
da Osservazioni sul disegno – Il disegno e la voce, Yves Bonnefoy, Pagine d’Arte
e che non resti dunque altro…
E che non resti dunque altro, nelle parole, se non i rapidi passaggi dall’ombra alla luce. Come nei ritratti di Frans Hals, che aveva capito che il volto è un paesaggio, l’anima una nube che satura un istante il cielo, il sorriso la fine di un temporale. La terra è un angelo, è questa la scoperta del disegnatore, l’evidenza che zampilla, talvolta, dai colpi di piccone nell’apparenza pietrosa.
da Osservazioni sul disegno – Il disegno e la voce, Yves Bonnefoy, Pagine d’Arte
pace?
L’unità vissuta dal bambino piccolo: che stringe una mano, trova poi un polso, un braccio, e imparerà a capire come questi siano aspetti, cose, che possono essere distinti, dissociati, possono ricevere un nome, uno dopo l’altro; ma che ancora sa, nel più profondo della sua coscienza senza parole, che essi sono ‘uno’, in quanto vivono, respirano; e sperimenta quindi l’unità come intimità, come felicità. Passare, allora, con il contatto delle dita, da una ‘parte’ del corpo, se questa è la parola, a un’altra. E non sarà carezzare, ma l’esercizio di un senso di cui i cinque più tardi, compresa la vista, non saranno che vane ombre. Così sarà amare. Così sarà, così dovrebbe essere disegnare.
da Osservazioni sul disegno – Il disegno e la voce, Yves Bonnefoy, Pagine d’Arte, trad.di Margherita Belardetti