Nel mio mestiere o nell’arte ostinata
Che nella silenziosa notte si esercita
Quando solo la luna effonde rabbia
E giacciono gli amanti coricati
Portando ogni dolore nelle braccia,
Ad una luce che canta fatico
Non certo per ambizione o pane
Né per superbo incedere o commercio
D’incanti su palcoscenici d’avorio
Del loro più segreto cuore.
Non è per l’orgoglioso appartato
Dall’infuriata luna che io scrivo
Su queste pagine schiumose
Né per i torreggianti morti
Con i loro usignoli e i loro salmi
Ma per gli amanti, con le loro braccia
Recingendo i dolori delle età,
Che non porgono lodi o compensi
E non si curano del mio mestiere od arte.
da Poesie, Dylan Thomas, Guanda, trad.di Roberto Sanesi
Quando solo la luna effonde rabbia