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mezzogiorno

miroslav tichy

Roger Caillois, attingendo alle stesse fonti leopardiane, parla di “ninfolessia” per chi si espone a mezzogiorno all’azione delle Ninfe e commette il sacrilegio di assistere al bagno delle dee. La cecità e il delirio profetico di Tiresia, la triste fine di Atteone, cui viene tolta per prima cosa la voce, perché non vada a raccontare di aver visto nuda la dea:

Il tema è d’altronde costantemente legato all’ora di mezzogiorno. Così nelle loro preghiere a Pale i pastori supplicano tale divinità di evitar loro la vista delle Driadi, dei bagni di Diana e di Fauno nel momento in cui, a mezzogiorno, egli dorme tra i campi.Parimenti in Apollonio Rodio (Le Argonautiche) è mezzogiorno quando Giasone vede le Ninfe libiche che si denudano. Distogliendo lo sguardo egli deve forse solo alla sua presenza di spirito la fortuna di non subire la sorte di Atteone e di Tiresia (Roger Caillos, I demoni meridiani).

da Sotto il vulcano. Studi su Leopardi e altro, Tiziano Salari, Rubbettino

e si dovrebbe non credere alla morte

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e si dovrebbe non credere alla morte
come all’estrema forma di esistere,
obliando le pungenti ansie ricurve,
e la costellazione dei nomi defunti,
la nostra disponibilità risorgente
a raccogliere il sasso caduto,
nel vento sottile dell’autunno
chiedendo alla dorata luce di resistere.

poesia di Tiziano Salari, presa da Blanc de ta nuque