La tieni tra le braccia.
Dormi, e la sogni,
e sai che è un sogno
ciò che di lei vedi.
E il cuore si squarcia,
trema di fede.
Soltanto una cosa
a lei proposta
ti dà garanzie
che ti vorrà sveglio.
Sa che è un sogno
ciò che di lei le dici,
ma che, sotto
il sogno, è lei
che tieni tra le braccia.
da Teoria dei corpi, Gabriel Ferrater, Occam Editore, traduzione di Amaranta Sbardella

Tratto dal sogno in cui mi trovo a cercare con una cannuccia nei cantoni di una casa vuota, in supporto del ragazzo cieco M. H., le belle esperienze da lui vissute in Europa. L.M. ritiene, insieme a me, che M.H. sia la controfigura di Sule, che si osserva solo da una prospettiva vittimistica e autoindulgente.
Nell’acquerello, la folle regina sul trono del regno degli scontenti.

dedicato a Sor Lurè e alla sua torpedo blu (r.i.p.)
sotto il doppio mento di Carlo Emilio Gadda