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Termometria

A una certa tenera età, ho forse sentito una voce, un contralto profondamente commovente…

Questo canto dovette mettermi in uno stato di cui nessun oggetto mi aveva mai dato l’idea. Esso ha impresso dentro di me la tensione, l’attitudine suprema richiesta, senza offrire un oggetto, un’idea, una causa (come fa la musica). E io senza saperlo l’ho assunto come misura degli stati e ho mirato, per tutta la mia vita, a fare, cercare, pensare quel che avrebbe potuto direttamente riprodurre in me, esigere da me – lo stato corrispondente a quel canto fortuito; – la cosa reale, introdotta, assoluta il cui incavo era stato preparato fin dall’infanzia da quel canto – dimenticato.
Il caso vuole che io sia forse graduale. Ho l’idea di un massimo di origine nascosta, che aspetta ancora dentro di me.
Una voce che scuote fino alle lacrime, alle viscere; che funge da catastrofi e scoperte; che riesce a spremere, senza incontrare ostacoli, le mammelle sacre/ ignobili/ dell’emozione/ stolida; che in un modo artificiale, di cui il mondo reale non ha mai bisogno, risveglia degli estremi, insiste, rimesta, annoda, riassume eccessivamente, sfibra gli organi della sensibilità, …svaluta le cose osservabili…La si dimentica e non ne resta che il sentimento di un grado al quale la vita non potrà mai avvicinarsi. (1910)

da Quaderni. Volume Primo – Ego, Paul Valéry, Adelphi, trad.di Ruggero Guarini

danilo dolci


danilo dolci

 

‘…nel 1956, in occasione del famoso “sciopero al rovescio”
“i lavoratori occupati fanno valere le loro ragioni scioperando; in che modo possono far valere le proprie i disoccupati?” domandava danilo. “lavorando!”, rispondevano i disoccupati di partinico. decisero allora di riparare la trazzera vecchia, un’arteria agricola sulla quale non potevano avanzare nemmeno i carretti. il ministro scelba la considerò un’azione eversiva, e decise di impedirla usando come pretesto l’occupazione di suolo pubblico. arrivarono camion di poliziotti. una ventina di persone, tra cui danilo, vennero incarcerate. un mese dopo ci fu il processo: piero calamandrei lo definì “il processo all’articolo 4 della costituzione”, quello che dice che lo stato si impegna a garantire il lavoro a tutti i cittadini.’

tratto dal prezioso articolo-intervista a lorenzo barbera di luca martinelli “quando danilo accusò lo stato“, altrconomia maggio 2007


ministro mario scelba