L’eccesso di vita attenua il sentimento della vita (“secondo che il troppo è padre del nulla”). E’ questo il solo caso in cui l’ “abbondanza di vita” si accompagna alla riduzione dello stato d’infelicità (beninteso, “astraendo dalle circostanze che possono produrre in qualche parte il contrario”): lo stato di ebbrezza è il solo che “include, suppone e porta seco ed ha per madre l’abbondanza relativa della vita e del sentimento di lei”.
da Il pensiero poetante. Saggio su Leopardi, Antonio Prete, Feltrinelli