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11 novembre 1765

(…) quel che ieri mi rendeva il mondo un inferno, oggi me lo trasforma in paradiso, e continuerà così finché non riuscirà più a renderlo né l’uno né l’altro. (…)

dalla lettera di Johann Wolfgang Goethe a Ernst Wolfgang Behrisch nella raccolta Mirabile libro è il mondo. Lettere di passione ed esperienza, L’orma Editore, a cura di Marco Federici Solari

la presenza di questo singolo, consapevole rappresentante della specie umana

gatto allo specchio

La presenza di questo singolo, consapevole rappresentante della specie umana che ormai si dissipa “in tanti popoli quanti saranno gli uomini”, è segno dell’ineludibile consapevolezza dell’ “arcano mirabile e spaventoso dell’esistenza universale”, enigma che non allude mai a nulla, assoluta mancanza di senso che trascende i principi della ragione umana.
Muovendo dalla vivente contraddizione di un’esistenza individuale che ricerca unicamente la felicità e per sua stessa natura non può raggiungerla, Leopardi delinea strategie e atteggiamenti diversi, possibilità di vita che interrogano il rapporto con la scrittura oscillando tra il rifiuto altissimo ed eroico e il fragile equilibrio ironico di una conseguita saggezza.

da Tre annotazioni sulle figure del saggio e dello scrittore nelle Operette Morali, Marco Federici Solari, in Sulle Operette Morali – Sette studi, a cura di Antonio Prete, Piero Manni, 2008

a cura di Walter Benjamin

Edizione unica e non ripetibile, di trentuno esemplari, numerati e firmati dall’Artista, licenziata -sibi et sodalibus- a cura delle Edizioni Accessorie in Roma, si correda della acquaforte originale “Le Ministère de la Marine” disegnata nel 1865 da Charles Meryon e nuovamente incisa per questa pubblicazione da Laura Stor. I versi di Charles Baudelaire, tratti dalla poesia “La Béatrice” e la “Nota al testo” di Walter Benjamin, tradotta da Marco Federici Solari, sono allestiti avvalendosi del carattere Bodoni Book, presso la tipografia Riva di Carugate, il cinque di novembre dell’anno 2012

i miei nuclei di condensazione

In tutti i tempi sono sorti uomini eccezionali

(…)

Perché i santi hanno così degli imitatori, e perché i grandi propagatori di bene hanno trascinato dietro di sé folle? Essi nulla domandano, e tuttavia ottengono. Non hanno bisogno di esortare; non hanno che da esistere: la loro esistenza è un richiamo. Tale infatti è il carattere di quest’altra morale. Mentre l’obbligazione naturale è pressione o spinta, nella morale completa e perfetta c’è un richiamo.
La natura di questo richiamo l’hanno conosciuta interamente solo coloro che si sono trovati in presenza di una grande personalità morale; ma ciascuno di noi, in momenti nei quali le sue massime abituali di condotta sembravano insufficienti, si è domandato che cosa quel tale o quel tal altro avrebbe atteso da lui in simile occasione. Questo poteva essere un parente, un amico, che evocavamo così col pensiero; ma poteva anche essere un uomo che non avevamo mai incontrato, di cui ci avevano semplicemente raccontato la vita, e al giudizio del quale sottomettevamo allora, in immaginazione, la nostra condotta, temendo da lui un biasimo, fieri della sua approvazione. Poteva anche essere, tratta dal fondo dell’anima al lume della coscienza, una personalità che nasceva in noi, che sentivamo capace di invaderci interamente più tardi, e alla quale volevamo attaccarci per il momento come fa il discepolo con il maestro.

da Le due fonti della morale e della religione, Henri Bergson, SE Studio Editoriale, trad.di Mario Vinciguerra