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palinodìa

Trieste 1936, foto di Milo Müller

In primo luogo, scoprii questo. Ciò che la Fotografia riproduce all’infinito ha avuto luogo solo una volta: essa ripete meccanicamente ciò che non potrà mai ripetersi esistenzialmente.

(…)

Procedendo così di foto in foto (finora, a dire il vero, tutte pubbliche) avevo forse appreso come procedeva il mio desiderio, ma non avevo scoperto la natura (l’eidos) della Fotografia. Dovevo convenire che il mio piacere era un mediatore imperfetto, e che una soggettività ridotta al suo solo progetto edonista non poteva riconoscere l’universale. Dovevo penetrare maggiormente dentro di me per trovare l’evidenza della Fotografia, quella cosa che è vista da chiunque guardi una foto, e che la distingue ai suoi occhi da ogni altra immagine. Io dovevo fare la mia palinodia.

da La camera chiara. Nota sulla fotografia, Roland Barthes, Einaudi, trad. di Renzo Guidieri

del barzottismo

Primavera cresciuta a mezzo inverno
è la sola stagione sempiterna,
sebbene inumidita nel tramonto.
Sospesa nel tempo, fra il tropico e il polo.
E quando il breve giorno si rischiara, con gelo e con fuoco,
ed il tiepido sole infiamma il ghiaccio…

da Quattro quartetti, Thomase Sterns Eliot, Faber & Faber, London 1944 trad. da Roberto Sanesi

E sia “religione” sia “cultura”, oltre a significare cose diverse, dovrebbero significare per l’individuo o per il gruppo qualcosa cui essi tendono, non solamente qualcosa che essi posseggono.

da I Tre significati di “cultura”-Appunti per una definizione della cultura, Thomas Stearns Eliot, Bompiani

Spesso lascio che un’immagine “si produca” in me emozionalmente, e quindi applico ad essa quanto posseggo di forza critica e intellettuale-, lascio che questa immagine contraddica la prima, già sorta, e che una terza immagine generi dalle altre due insieme una quarta immagine contraddittoria, e lascio quindi che tutte restino in conflitto al di fuori dei limiti formali da me imposti… Al di fuori dell’inevitabile conflitto delle immagini – inevitabile perché appartenente alla natura creativa, ricreativa, distruttrice e contraddittoria del centro motivante, cioè del centro della lotta-cerco di pervenire a quella pace momentanea che è una poesia.

Dylan Thomas tradotto da Roberto Sanesi