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Paesaggio

Paesaggio

Sera di settembre, tristi risuonano gli oscuri richiami dei pastori
attraverso il villaggio al crepuscolo; fuoco sfavilla nella fucina.
Possente s’impenna un cavallo nero; i riccioli giacintei dell’ancella
cercano l’ardore delle sue froge purpuree.
Sommesso irrigidisce al margine del bosco il grido della cerva e i gialli fiori dell’autunno
si piegano muti sopra l’azzurro volto dello stagno.
In rossa fiamma arse un albero; svolazzano con oscuri volti i pipistrelli.

I Corvi

Sopra l’angolo nero s’affrettano
al meriggio i corvi con duro strido.
La lor ombra sfiora passando la cerva
e talvolta li vedi borbottando sostare.

Oh come turbano il bruno silenzio,
nel quale un campo si abbandona all’estasi,
come donna che un grave presentire affascina,
e li puoi talvolta sentir litigare

intorno a una carogna, che chissà dove fiutano,
e improvvisi dirigono a nord il volo
e come funebre corteo dileguano
nell’aria, che per voluttà tremano.

Naufragio

a Karl Borromäus Heinrich

Sopra il bianco stagno
sono volati via gli uccelli selvatici.
La sera spira dalle nostre stelle un vento gelido.

Sopra le nostre fosse
si china la fronte incrinata della notte.
Sotto querce noi ci culliamo in battello argenteo.

Sempre risuonano le bianche mura della città.
Sotto arco di spine
o mio fratello c’inerpichiamo noi, indici ciechi, verso mezzanotte.

Karl Kraus

Bianco sacerdote sommo della verità,
voce cristallina, in cui dimora di Dio il gelido respiro,
mago furente,
cui sotto fiammeggiante mantello l’azzurra corazza del guerriero tintinna.

 

da Le poesie, Georg Trakl, Garzanti, trad.di Vera degli Alberti e Eduard Innerkofler

Marcelito, non commenti il papagno?!

GEORG TRAKL A ERHARD BUSCHBECK -VIENNA

Innsbruck 5.IV,1913

Caro Amico,
oggi ho ricevuto dall’editore Rohwolt una proposta molto cortese per le mie poesie. L’accetto con molta gioia e ti raccomando di mandarmi con urgenza il manoscritto, perché prima d’inoltrarlo intendo riordinarlo ulteriormente.
Nel caso potessi prestarmi 50 corone, ti prego di inviarmi la somma possibilmente subito, dal momento che mi trovo ormai in assoluta difficoltà.
Quanto allo schiaffo (1) che hai somministrato, mi congratulo vivamente con te.

Carissimi saluti

Tuo G.T.

(1) Buschbeck schiaffeggiò il compositore di operette Oskar Straus durante un contrastato concerto di Schoenberg

da Gli Ammutoliti. Lettere 1900-1914, Georg Trakl, Quodlibet, a cura di Clio Pizzingrilli

Marcelito

1914

Nel suo tratto cupo, quasi malvagio – scrive Hans Limbach-, c’era un che d’affascinante come in un criminale. Aveva infatti l’espressione fissa della maschera; la bocca si apriva appena nel parlare e gli occhi scintillavano talora sinistramente. Subito D. (Carlo Dallago) lo investì al suo solito di domande; ma Trakl dava risposte brevi e controvoglia, e se una domanda gli sembrava troppo intima, si ritraeva intimidito e quasi astioso.

da Idea di biografia di Clio Pizzingrilli in Gli ammutoliti. Lettere 1900-1914, Georg Trakl, Quodlibet

espressionismo

Espressionismo è l’arte che vede con gli occhi dello spirito

Hermann Bahr

 

Da questo senso di morte vivente e di vita morente, per usare il linguaggio dei mistici, nacque la loro fretta di dire, che spiega abbastanza il termine “Espressionismo”. Sentivano in sé il peso di una ricchezza che non permetteva loro di galleggiare, e prima di lasciarsi andare a fondo, tentarono di dare una forma disperatamente concisa e coraggiosa al molto che avevano da dire.

Angela Zucconi

 

 

Viaggio

Oh, questa luce! L’isola s’inghirlanda
d’acque d’azzurro stellato,
i lembi guariti, le sponde appagate
e si sazia ogni giorno di mare.

Finita pienezza del tutto: l’alca
e la fronda avvizzita si compiono.
Il loro senso è nel punto medio
che nessuna cosa può attingere.

Anche io le appartengo: abbronzato dal sole.
Distesa che si è data un nome.
L’occhio fisso al profondo orizzonte
che non conosce verticali.

Scomparsa ogni necessità di logica
dissolto ogni sistema di rapporti,
e dall’oscura carne che canta
si leva il sangue di Matusalemme.

Gottfried Benn

 

De Profundis

Un campo di stoppie sotto la pioggia nera,
un albero oscuro nel vuoto solingo,
il vento che sibila intorno a capanne deserte.
Come triste la sera.

Lungo i muri dei casali
l’orfana mite raccoglie le spighe avanzate.
I suoi occhi tondi e dorati vagano nel crepuscolo,
il suo grembo attende lo sposo celeste.

Al ritorno i pastori trovarono il tenero corpo
marcito tra cespugli spinosi.

Un’ombra son io a villaggi oscuri e lontani.
Ho bevuto il silenzio di Dio
alla sorgente del bosco.

Una lama d’acciaio sulla mia fronte.
Ragni cercano il mio cuore.
Nella mia bocca una luce che si spegne.

A notte mi ritrovai steso sulla brughiera,
duro di fango e di polvere di stelle.
Nei cespugli delle avellane
il suono di cristallo degli angeli.

Georg Trakl

 

Commiato

 

Tu non sei venuto con la sera.
Io ero in un manto di stelle.

Sentivo bussare alla mia porta.
Era il mio cuore di carne.

A ogni porta l’attesa,
ed anche alla tua porta;

tra le felci il fuoco languente della rosa
nel folto della ghirlanda.

Nel tuo cielo il colore del mio sangue,
cupo come il rosso delle more.

Ma tu non sei venuto con la sera.
Io indossavo scarpe d’oro.

Else Lasker-Schüler, qui Sulamita

 

 

E in un assoluto spogliarmi di tutto
la vita vuole dissetarmi col tutto.
 
Ernst Stadler

le traduzioni delle poesie sono a cura di Angela Zucconi, le illustrazioni di Alfred Kubin

 

georg trakl


georg trakl 1907
“sul banco sedeva immobile come una statua, grave” (ricordo di franz grimm)

 

“la klage, il lamento, è per trakl la cifra della propria non-coincidenza con il tempo collettivo, nella misura in cui l’orizzonte del dislocamento nominale, dunque materiale, del poeta sembra filare sul limite esterno della storia, è pertanto la maniera del suo canto, il suo “torklen”-, parola che monta proprio là dove il poeta appare sopraffatto e inesorabilmente residuato-“

“la klage si configura quindi non come una manovra agita in vista dell’ottenimento di qualcosa, essa non prevede alcun placamento, è più che altro una querulopatia, un’alterazione che porta a chiedere incessantemente soddisfazione di tutte le ingiustizie subite.”

 

da Idea di biografia di Clio Pizzingrilli, ne Gli ammutoliti. lettere 1900-1914, Georg Trakl, Quodlibet

 


georg trakl 1912


grete trakl 1912