“Si sarebbe potuto correre generosamente da un capo all’altro d’Italia e d’Europa e forse anche in India a incontrare tutti coloro che son pensosi dei problemi dei poveri e degli oppressi e leggerci gli uni agli altri i nostri libri e scriver riviste profonde chiedendoci uni agli altri di collaborare e poi riuscire a promuovere provvedimenti legislativi che assicureranno domani la scuola ai poveri e durante tutto questo nostro correre per loro i poveri avrebbero intanto seguitato a zappare per noi”.
don Lorenzo Milani, A Aldo Capitini, 10 luglio 1960, in OO, vol.II., pp.1279-1280
“Sono abbonato al Giornale del Mattino. Sono abbonato anche a un giornale cattolico francese. Se non avessi avuto il secondo non mi sarei mai accorto sul primo di quel che fa la polizia francese. Non che la notizia non ci fosse, ma era riporta di rado e non vista e in forma dubitativa e senza particolari. Quanto basta per non accorgersene. Oppure accorgersene ma non dargli il suo posto. Accorgersene e non schierarsi.”
Frammento della lettera del 1959 di don Lorenzo Milani a Nicola Pistelli, l’assessore di Firenze vicino a Giorgio La Pira, direttore della rivista “Politica”. La lettera è riportata a p.149 de La lettera sovversiva. Da don Milani a De Mauro, il potere delle parole, Vanessa Roghi, Laterza Editori (2023)
sotto il doppio mento di Carlo Emilio Gadda