Nei mondi scomparsi, è stato possibile perdersi nell’estasi, cosa che è impossibile nel mondo della volgarità istruita. I vantaggi della civiltà sono compensati dal modo in cui gli uomini ne approfittano: gli uomini attuali ne approfittano per divenire i più degradati di tutti gli esseri che sono esistiti.
La vita si svolge sempre in un tumulto senza coesione apparente, ma essa non trova la sua grandezza e la sua realtà che nell’estasi e nell’amore estatico. Chi tiene a ignorare o a misconoscere l’estasi è ridotto all’analisi. L’esistenza non è soltanto un vuoto agitato, è una danza che forza a danzare con fanatismo. Il pensiero che non ha come oggetto un frammento morto, esiste interiormente alla maniera delle fiamme.
Bisogna diventare abbastanza fermi e irremovibili perché l’esistenza del mondo della civiltà appaia infine incerta.
E’ inutile rispondere a coloro che possono credere alla esistenza di questo mondo e avvalersene: se parlano, è possibile guardarli senza intenderli e, mentre li si guarda, non “vedere” che ciò che esiste lontano dietro di loro. Bisogna rifiutare la noia e vivere solamente di quello che affascina.
da Il labirinto, Georges Bataille, SE Studio Editoriale, trad.di Sergio Finzi