Category Archives: naufragi

Devo avere davvero poca fiducia in me stessa per essere capace di tutta questa follia

Come meravigliarmi della mia follia del ’58, dopo C.G., i due anni di bulimia, di disperazione, a causa degli uomini. So fin troppo bene che ciò che mi fa scrivere è questa cosa, questa mancata realizzazione dell’amore, senza fine.

In una storia c’è un momento in cui si corre, in cui tutto è davanti a noi, è speranza. Un altro momento in cui tutto scivola nel passato, e quel che è davanti sarà soltanto ripetizione, declino.

da Perdersi, Annie Ernaux, L’Orma Editore, 2023, trad.di Lorenzo Flabbi

La pigrizia

Il lavoro non era più una punizione, ma era diventata l’unica attività. La pigrizia venne eliminata e dimenticata, e con lei le sue storie, le sue benedizioni, il suo splendore, i suoi versi e canti. I suoi luoghi, i letti e i tavoli della pigrizia, c’erano ancora, trasformati in officine, catene di montaggio, amministrazioni. Gli umani avevano fatto del mondo un posto di lavoro. Il lavoro conquistava lo spazio, la pigrizia si sdraiava nel tempo e prendeva se stessa come amante. La pigrizia poteva far male, ma non conosceva la paura. Rendeva uguali i fenomeni, livellava le differenze. Vicino e lontano erano riuniti, il pigro non vedeva un motivo per paragonare il presente con il futuro. Volere una cosa e rifiutare l’altra, preferire una cosa all’altra non gli passava per la mente. La pigrizia poteva giudicare, ma non combatteva, e chi non combatteva non aveva il diritto di vivere.

p.128, Koala, Lukas Bärfuss, L’Orma Editore, 2023, trad.di Margherita Carbonaro

SSM (e Il pigiama di Piantedosi)

“un uomo vuoto, ridotto a sofferenza e bisogno, dimentico di dignità e discernimento, poiché accade facilmente, a chi ha perso tutto, di perdere se stesso”

Primo Levi, I sommersi e i salvati, Einaudi, 1986, p.100 citato da Adriana Cavarero in Orrorismo. Ovvero della violenza sull’inerme, Castelvecchi, 2022 p.55

Il vero scopo della macchina violenta del lager nazista, ma anche degli interventi di Minniti, Salvini, Piantedosi (a favore della criminalità organizzata) “prevale largamente anche sulle finalità economiche di sfruttamento degli internati (o delle persone trasformate in sans papiers) come forza lavoro schiavizzata (…)”.

Dedicato a Alika Ogorchukwu

“With the Harrises presenting mutilated black bodies, (…) was providing another layer of voyeuristic pleasure generated by the spectacle of fragmented black bodies on the edge of life” (p.43)

“When, more specifically, the act of seeing is presented as an act of witnessing violence, and, most specifically, witnessing the conversion of bodies into objects, viewers become parties to a reverse anthropomorphosing. Here those who were previously human have lost their humanity, and the very staging of viewers within the frame reinforces the violence of a dehumanising that dues more than make impossible the category of the human.”

(Samuels, 2006, citato da Mark Sealy in Decolonising the Camera (p.51): Photography in Racial Time)

Le mani nella foto sono mie.