Category Archives: musica

Dirty mouth

 

I want nothin’
I want it all now
I’ve got a dirty mouth
I’m not gonna wash it out
I’ve got baggage
It’s got big wheels
I’ve got a little dog
Biting at my heels
I’m not gonna heal you
Not gonna make your dreams come true
Don’t touch me
Don’t even look at me
I’ve got laser beams
Coming out my eyes
Do you still really
Wanna mess with me?
Wanna mess with me?
Wanna mess with me?
I got tough ’cause I had enough
I was a girl with a big heart
And they really roughed me up
My body fell asleep
When they took it away from me
But I got it back
Now I do what I like with it
Do what I like with it
Do what I like with it
Yeah
Show me your soft spot
Have some pillow talk
Your sweat tastes salty
Your brakes are faulty
Watch the sky, don’t feel shame
Talking back, don’t feel shame
Saying no, saying no, saying no
Dressed up, letting go, letting go
Dirty mouth, don’t feel shame
Stepping out of the frame

La disobbedienza civile

La disobbedienza civile insorge quando un numero significativo di cittadini si convince che i canali consueti del cambiamento non funzionano più, che non viene più dato ascolto né seguito alle loro rimostranze o che, al contrario, il governo sta cambiando ed è indirizzato o ormai avviato verso una condotta dubbia in termini di costituzionalità e legalità. Gli esempi sono numerosi: si pensi ai sette anni di guerra mai dichiarata al Vietnam, alla crescente influenza dei servizi segreti sugli affari pubblici, alle esplicite o sottilmente velate minacce alle libertà garantite dal Primo emendamento, ai tentativi di privare il Sentato dei suoi poteri costituzionali, a cui ha fatto seguito l’invasione della Cambogia decisa dal presidente nel pieno disprezzo della Costituzione che prevede che non si possa dichiarare guerra senza il consenso del Congresso; per non parlare dell’iniziativa ancora più vergognosa del vicepresidente di riferirsi agli attivisti della resistenza e del dissenso chiamandoli “avvoltoi (…) e parassiti che dobbiamo impegnarci a estromettere (…) dalla nostra società con non più dispiacere di quello che proveremmo nel buttar via le mele marce da un cesto”: un’affermazione che non lede solo le leggi degli Stati Uniti, ma di ogni altro ordinamento. In altre parole la disobbedienza civile può essere posta al servizio di un cambiamento auspicabile e necessario o di un altrettanto auspicabile mantenimento e ripristino dello status quo (…)

In nessun caso la disobbedienza civile può essere equiparata alla disobbedienza criminale

(p.29-30) Disobbedienza civile, Hannah Arendt, Chiarelettere, trad. di Valentina Abaterusso, intro di Laura Boella

we are working for a better future, including yours

La salvezza nel perdono, anche quando non richiesto

Non privare nessun essere umano dei suoi metaxu, cioè dei suoi beni relativi e confusi (casa, patria, tradizioni, cultura, etc) che riscaldano e nutrono l’anima e senza i quali, eccetto per la santità, una vita umana non è possibile.

p.152, L’ombra e la grazia, Simone Weil, Rusconi, trad. di Franco Fortini

Metaxu= avverbio greco che significa nel mezzo (nota di Fortini)