La donna che lesse due volte
foto scattata sul ponte sul Po
Egli insiste solamente ancora sul fatto che, nella imitazione, ciò che conta è essa stessa, il modo del suo formarsi e il suo accento umano; e non l’evidenza. È curioso notare come il Leopardi, per chiarire definitivamente l’errore degli avversari, quasi preannunci il cinematografo, quale esso fu inizialmente: una serie di fotografie veriste rappresentate successivamente; mentre ormai tutti sa, che conta in primo luogo l’accento interiore e il modo di unire, di svolgere e di dar senso alle fotografie, che, esse stesse debbono essere prese piuttosto in un modo che in un altro, da un punto che da un altro, in vista del sentimento interno e della norma che si vorrà seguire nel racconto (dal Discorso di un italiano intorno alla poesia romantica, p.265):
“Che se l’evidenza sola va cercata nelle imitazioni, perché non dismettiamo del tutto questa materia disadattissima delle parole e dei versi, e non ci appigliamo a quella scrittura di certi barbari ch’esprime i concetti dell’animo con figure invece di caratteri? Anzi perché ciaschedun poeta in cambio di scrivere non inventa qualche bella macchina la quale mediante diversi ingegni metta fuori di mano in mano vedute e figure di qualsivoglia specie, e imiti il suono col suono, e in breve, rappresentando ordinatamente quello che sarà piaciuto all’inventore, non operi soltanto nella immaginativa, ma eziandio ne’ sensi del non più lettore ma spettatore e uditore e che so io?”.
da Filosofia del Leopardi, Giovanni Amelotti, Arti Grafiche R.Fabris, 1937
Edizione unica e non ripetibile, di trentuno esemplari, numerati e firmati dall’Artista, licenziata -sibi et sodalibus- a cura delle Edizioni Accessorie in Roma, si correda della acquaforte originale “Le Ministère de la Marine” disegnata nel 1865 da Charles Meryon e nuovamente incisa per questa pubblicazione da Laura Stor. I versi di Charles Baudelaire, tratti dalla poesia “La Béatrice” e la “Nota al testo” di Walter Benjamin, tradotta da Marco Federici Solari, sono allestiti avvalendosi del carattere Bodoni Book, presso la tipografia Riva di Carugate, il cinque di novembre dell’anno 2012