Una vecchia signora portava a passeggio il suo cane, un soldato sovietico la chiamò, voleva trovare un poco di “umanità” almeno in un cane. La vecchia signora richiamò il cane con un fischio, nemmeno lui doveva collaborare o fraternizzare. Non era crudeltà, era realismo coerente; non era meditato, era naturale. Solo gl’innocenti posso essere così duri gli uni con gli altri. I colpevoli trovano sempre una via traversa per dimostrarsi a vicenda la loro corruzione sotto forma di apparente umanità, che poi non è altro che sentimentalismo. La cattura di un generale, di norma, si configura come un’azione tra gentiluomini. Ma gl’innocenti direttamente colpiti non si possono permettere di questi lussi e si comportano con rozzezza perché pagano di persona.
da Il carro armato puntava su Kafka, in Rose e dinamite. Scritti di politica e di letteratura 1952-1976, Heinrich Boll, Einaudi, 1976, A cura di Italo Alighiero Chiusano