L’amore è rotondo (o sferico)

(…) (Antonello da Messina) si limita a dotare la forma, soprattutto la forma umana di volumi ideali che tendono in sostanza alla sfera e al cilindro, senza naturalmente cadere in coincidenze prettamente geometriche. Mi domanderete ancora che bellezza ci sia nelle forme semplici e metriche? In tal caso ritornate alle idee sulla forma prospettica o sull’architettura, o sciogliete questo problema: Perché un uomo malauguratamente calvo carezza la sua lustre e globosa calvizie? Per riparare, vi dico seriamente, alla sventura di carattere pratico di mancare di un elemento utile come è la capigliatura, con piacere inizialmente estetico di sentire che la propria calvizie si avvia verso la forma nobile della sfera. Trovatemi un’altra spiegazione di questo fatto o dell’altro per cui ci piace accarezzare un braccio tornito per esempio.

p.116, Breve ma veridica storia della pittura italiana, Roberto Longhi, Abscondita, Aesthetica, Con uno scritto di Cesare Garboli, 2013

Quindi, i gomiti affaccendati di Agafia che innamorano Oblomov…
Ma prima un seno e il viso di neonata/o.

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