Obbligo di fedeltà

Per le vie della città c’è il mio amore. Poco importa
dove va nel tempo diviso. Non è più l’amore mio, chiunque
può parlargli. Non ricorda più; chi fu ad amarlo?

Cerca il suo pari nell’augurio degli sguardi. Lo spazio
che percorre è la mia fedeltà. Delinea la speranza e leggero
la congeda. E’ preponderante senza prender parte.

Io vivo in fondo a lui come un felice relitto. A sua insaputa,
la mia solitudine è il suo tesoro. Nel grande meridiano
dove s’iscrive il suo slancio, la mia libertà lo scava.

Per le vie della città c’è il mio amore. Poco importa
dove va nel tempo diviso. non è più l’amor mio, chiunque
può parlargli. Non ricorda più; chi fu ad amarlo e
chi gli fa lume da lontano affinché non cada?

da Poesie e prose, René Char, Feltrinelli, Biblioteca di Letteratura, trad. di Giorgio Caproni

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