Maledizione a lui, maledizione!

Maledizione a lui, maledizione!
e al tempo perso senza una ragione.
Oh, lo deploro dal fondo del cuore.
Come hai detto? Non sento…per favore
non potresti parlare un po’ più forte?
Mi stai mandando, sappilo, alla morte,
proprio così, e non te ne rendi conto.
Oppure te ne freghi. Ci sei? Pronto!
Pronto! mi senti o ti sei addormentato?
A latrare, tesoro, mi hai insegnato,
ad abbaiare al ritmo dei miei singhiozzi,
bambino mio tiranno che mi ingozzi
da un anno ormai di tutti i tuoi terrori.
Qui, dico, si comincia a dar di fuori,
si corre il palio, qui, della pazzia.
E dunque va’ all’inferno anima mia,
telefona da lì, se ce la fai!
da Donna di dolori, Patrizia Valduga, Mondadori, Il Nuovo Specchio, 1991

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