Giorno per giorno, notte per notte

Sotto la marea montante vide le alghe contorte sollevare languidamente e ondulare braccia riluttanti, alzando le gonnelle, nell’acqua sussurrante ondulando e altovolgendo timide fronde argentee. Giorno per giorno, notte per notte: sollevate, inondate e lasciate cadere.
Signore, sono spossate: e, in risposta al sussurro, sospirano. Sant’Ambrogio lo udì, il sospiro di foglie e di onde, mentre aspettavano, attendevano la pienezza dei loro tempi, diebus ac noctibus iniurias patiens ingemiscit.
Senza alcun fine raccolte: poi vanamente liberate, fluttuanti in avanti, indietro rivolgenti: telaio della luna.

da Ulisse, James Joyce, Mondadori, Medusa, trad. di Giulio de Angelis, pag.72

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