III

Io ero tu dicevi, ed imperfetto
sentenziava il didàscalo severo,
ché quello che tu eri era leggero
come una casa cui non copra ’l tetto.

Sarò farò insistevi pargoletto,
ma potrà mai il futuro farsi vero
se un atomo soltanto, un punto mero
diversi son dall’esito concetto?

Passati invece siamo di diritto,
passanti un giorno e trapassati poi
senza tensione, senza più tragitto;

frammenti di memoria, noi e voi,
precipiti nel nulla a capofitto
perché il passato è tutto, e siamo suoi.

 

da Ghirlanda, sette sonetti di Michele Mari, pubblicati nell’antologia Chi ha tempo. Storie di giorni che corrono, a cura di Alessandra Urbani, Marcos Y Marcos, 2016

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