La maschera di Medusa non ha il silenzio appagato e definitivo della testa di morto: al contrario, provoca il grido di morte, l’orrore della disorganizzazione dei tratti, la paura di perdere il contegno. Quello che scopriamo non ci rassomiglia. Il grido sarà allora più vicino al pianto del bambino appena nato che al rantolo del morente. E’ il grido pietrificato di colui che scopre di non essere in realtà un dio bensì un mostro deforme, un nano, un essere da incubo. Il confronto meduseo è un gioco di specchi dal rischio mortale. Offre il godimento di un vedere puro, di un vedere senza sapere cosa si vede, ma la scoperta è ripagata dall’orrore di essere visti: vedendo, si scopre che “sì” è proprio “quello”:(…)
da Medusa, Jean Clair, Abscondita