L’alba; subito fuori della Stazione Vittoria, un botteghino di tabacchi; ed a me, giusto, occorrevano fiammiferi. Ma il mio inglese era troppo barbaro e soprattutto timoroso, perché io potessi buttarmi; mi limitati dunque ad indicare i desiderati fiammiferi; e dallo sportellino uscì la prima mano londinese. Femminile, si capisce; la quale frugo’ nella mia protesa a coppa, colma di spiccioli, e, piacevolmente solleticandomi il palmo, ne trasse il dovuto. Piuttosto, che mano; bianca, affusolata, ben lisciata, mano di fanciulla londinese insomma: la più bella e persuasiva conoscenza colla città.
da Una Londra personale, in Del meno, Tommaso Landolfi, Rizzli
Oblomov sa bene che basta intravedere un gomito attraverso una porta.