il mondo da una feritoia

Insieme poi ripigliavano il cammino.
Così che, nelle due giovani che guardavano, sì, discretamente, tuttavia in punta d piedi e col collo allungato fra le spine, quello che stava accadendo sulla strada, sorse quasi di colpo un’impressione che, anziché rendersi via via più costretta e faticosa di mano in mano che si andava allargando e completando, si rivestiva invece di una spontaneità come di ricordo: ed era, l’impressione, che quella strada, così animata ora ed allegra d’uomini e ragazzi, piena di quelle grida di richiamo accennanti per lo più a facili e prossime speranze, fosse la vita stessa dopotutto e che loro due, stando al di là della strada e oltre le siepi, venissero a trovarsi anche fuori dalla vita.

da All’insegna del Buon Corsiero –  in Nostro lunedì. Racconti, poesie, saggi, Silvio D’Arzo, Vallecchi

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