Poesia con ritmi

La mano fra la candela e il muro
diviene grande sul muro.

La mente fra questa o quella luce e lo spazio
(quest’uomo in una stanza con un’immagine del mondo,
quella donna in attesa dell’uomo che ama)
diviene grande proiettata nello spazio:

Là l’uomo vede l’immagine finalmente chiara.
Là la donna riceve l’amante nel cuore
e piange sul suo petto, per quanto egli non giunga mai.

Deve essere che la mano
vuole divenire più grande sul muro,
divenire più grande e pesante e forte
del muro; e che la mente
si volge alle proprie figurazioni e dichiara:
“Quest’immagine, quest’amore, di questi
compongo me stessa. In questi emergo esternamente.
In questi indosso una freschezza vitale,
non come nell’aria, che sembra azzurro vivo,
ma come nello specchio potente del mio desiderio e volere.”

da Parti di un mondo  –  Poesie, Wallace Stevens, Mondadori, a cura di Massimo Bacigalupo

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>