per questa ragione io credo di dover continuare a scrivere poesia

(…)

Mi chiedi se io debba continuare a scrivere, se nessuno oltre a me vedrà mai il mio lavoro. Non c’è ragione di credere che qualcuno vedrà mai più il mio lavoro; tu potresti cambiare idea a proposito di un altro libro. Chiunque abbia conosciuto un certo numero di poeti deve esser stato urtato dal loro straordinario egotismo. Non c’é il minimo dubbio che l’egotismo sia alla base di ciò che una buona parte dei poeti fa. In ogni caso esistono, a questo proposito, altre teorie: per esempio, c’è la teoria secondo la quale scrivere poesia sarebbe un’attività sessuale.

 (…)

Siamo soliti dare numerose errate spiegazioni per ciò che facciamo istintivamente. E’ molto facile per me dire che io scrivo poesia per formulare le mie idee e per mettere me stesso in relazione con il mondo. Per questa ragione io credo di dover continuare a scrivere poesia,  indipendentemente dal fatto che qualcuno la veda o meno, e sicuramente ne scrivo molta che nessuno vedrà.

(…)

dalla lettera del 10 gennaio 1936 di Wallace Stevens a Ronald Lane Latimer

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>