Fra tutte le distanze la migliore possibile
è quella di un tavolo di normale grandezza,
di ristorante per esempio o di cucina,
dove possibilmente io possa raggiungerti
ma in verità non lo farò.
E fuori la stessa luce di ieri, lo stesso azzurro
aprono altre distanze
e chiedo alla gentilezza delle nuvole
di intervenire, meglio grigie che bianche,
per svelare l’imbroglio degli azzurri
che fingono la grandezza, fingono l’infinito,
la luce effimera – la ladra.
da Poesie (1974-1992), Patrizia Cavalli, Einaudi