funzione specifica

Nel mare vi sono organismi appartenenti al sistema zoologico inferiore, ricoperti di ciglia. Queste ciglia sono l’organo del senso animale che precede la differenziazione in energie sensuali separate, il tatto universale, il rapporto intrinseco con l’ambiente marino.
Si immagini un essere umano ricoperto di tali ciglia, non solo sul cervello, ma sull’intero organismo. La loro funzione è specifica, avvertono gli stimoli in modo netto e distinto; la parola, primariamente il sostantivo, meno l’aggettivo, quasi per nulla la figura verbale. Mirano alla cifra, alla sua immagine stampata, alla lettera nera, ad essa soltanto.
Si trascina la propria vita, la vita delle banalità e delle estenuabilità, in un paese ricco di ore fredde e colme di ombre, dal punto di vista cronologico in un’epoca del pensiero che periferizza induttivamente il proprio ambiente piatto e svuotato di miti, con una professione di genere capitalistico-opportunistico, si vive fra antenne, cloruri, motori diesel, si vive a Berlino.

da Epilogo – Io lirico (1922-1928), Gottfried Benn, a cura di Pietro Kobau, Crocetti Editore, Poesia – Anno II – n.2, Febbraio 1989

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