appunti per Mi chiamo M.M. n.11

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Più si acquista la consuetudine del pensiero filosofico, e più si tocca con mano che il filosofo è artista. Non già uno che sa, ma uno che guarda (…): che, cioè, come l’artista, ha una sua certa visione personale delle cose e le esprime nel modo in cui vede. Così egli fa, al pari del poeta, nei trattati i suoi poemi, nei saggi o nei “frammenti” le sue liriche.

da Lettere spirituali, Giuseppe Rensi, Bocca, 1943

per Giacomo Leopardi, Maria Zambrano, Carlo Michelstaedter, Giovanni Amelotti, Wallace Stevens

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