Al di là di questo certo e tranquillo non amarti
ora madre t’amo e ti vorrei vicina
madre che in me vivi.
e dài, di tua presenza, certezza al viver mio senza peso;
con la durezza del tuo volere e amare.
(1° gennaio 1933)
da Diario umano, Giovanni Amelotti, Emiliano degli Orfini – Genova, 1934