Controcielo n.3

“Io dissi Dio al dissidio tra uomo e mondo”.
Non è già una mirabile armonia d’amore a legare l’uomo e il mondo sì che Dio sia lo stesso superiore disegno onde essa promana. è invece l’insanabile dissidio tra l’empietà dell’uomo e la perfezione delle sfere celesti a generare nell’uomo il disegno di Dio. Ma se Dio è questo disegno, esso è anche l’empietà che lo genera.
La religione è desiderio d’ordine e d’armonia. è non capacitarsi dell’ingiustizia del mondo, è bisogno d’amore. Ma se la ferita che è all’origine fosse prodotta proprio da quel dissidio, nella lacerazione del suo dirsi?
Il mondo reale è limitato, l’immaginazione che suscita il desiderio di superarne i limiti è infinita. Ma non potendo ampliare l’uno, occorre restringere l’altra perché dalla loro differenza nascono le pene che ci rendono infelici.
Per migliorare il mondo occorre far buon viso al male e al fango di cui l’uomo è intriso. Spetta al poeta trarne il pianto e il riso.
L’uomo ha paura di vivere. L’uomo ha paura di pensare. Vivere significa esperire la propria morte, pensare: pensare la morte. L’accademia esorcizza l’accadere. Cristo è uno scandalo. Cristo fa paura. Perché è un infinito morire. Il cristallo è la luce ma è lo stallo del Cristo. In questo senso la Chiesa è luce. Ma la vita perenne del Cristo è nel suo infinito morire. La resurrezione uccide il Cristo perché annulla il morire che è il suo vivere eterno. Da una stalla allo stallo – ecco la traiettoria storica del Cristo. Dal Cristo al cristallo. L’amaro calice del Cristo è colmo d’aceto e fiele in cambio della sua infinita sete di giustizia. La resurrezione del Cristo precede la sua morte. La Chiesa è stallo. La Chiesa è luce. Cristo è infinita libertà. Ma la libertà genera disperazione. La disperazione di non trovare un Dio che ci illumini.

da Controcielo. Romanzo grottesco, Mauro Marè, All’insegna del Pesce d’Oro

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>