Nel fluire del fiume la scrittura è pietra.È l’incrostarsi dell’acqua in cui scorre la vita. Gelida e lucente scaturisce dalla roccia, rapida come una stilettata. Il tempo l’ingromma e l’anagramma in stalattite. Il linguaggio, la lenta concrezione del carbonato di calcio che trasforma l’acqua in pietra.
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La superiorità del narrare rispetto al vivere è che la narrazione stringe, consegue, morde, giunge a buon fine o mal fine, laddove la vita si disperde, si frantuma, sfuma e sfiuma…
da Controcielo, Romanzo grottesco, Mauro Marè, All’insegna del Pesce d’oro di Vanni Scheiwiller