giovedì 9 maggio 2013 ore 21.30
Teatro Argentina | ingresso libero
In memoria delle vittime delle persecuzioni naziste e dell’intolleranza razzista
un progetto del Teatro di Roma
realizzato da lacasadargilla e Muta Imago e il coinvolgimento di tutti i cittadini che vi parteciperanno
in collaborazione con il Master internazionale in didattica della Shoah – Università degli Studi RomaTre, RaiTeche, RaiStoria, RaiNews24 e Archivio Storico dell’Istituto Luce
e con le librerie
Assaggi, Fahrenheit 451, L’Argonauta Libri per viaggiare, Libreria delle Donne Roma Tuba, Libri Necessari, Robin è Nero su Bianco, Serendipity, Simon Tanner, Tara, Zafari
con la partecipazione del clarino di Gabriele Coen, del pianoforte di Alessandro Gwis e della voce di Miriam Meghnagi
Giovedì 9 maggio a partire dalle ore 21.30 il Teatro Argentina spalanca le porte ad una lunga notte dei libri, una chiamata collettiva per restituire voce e immagini a quella straordinaria letteratura che i nazisti hanno provato a cancellare con i roghi cominciati a Berlino negli anni ‘30. Come una diga per contenere la scomparsa dei libri e con essi delle storie e dei linguaggi, per non dimenticare e per ricordare: il 6 aprile del 1933 l’ufficio stampa per la propaganda dell’Associazione studentesca tedesca annunciò una campagna generalizzata contro i libri “ebraici” che “infettavano la nazione tedesca”.
La sera del 9 maggio – anche anniversario della nascita dell’Europa – al Teatro Argentina il pubblico non assisterà a uno spettacolo, piuttosto entrerà in una biblioteca abbandonata, un grande spazio messo a fuoco e sigillato – quel che resta di un teatro – la sala coperta di cellophane e cenere, con una grande pila di libri nel suo centro e tutt’intorno, sul palco e in platea, sedie tra libri e microfoni pronti all’uso. Sui palchetti, come tante scialuppe di salvataggio, alcune librerie indipendenti esporranno i loro libri salvati (i testi saranno quelli della “lista nera” dei nazisti bruciati durante i roghi degli anni ’30). Mentre all’esterno una video proiezione curata da Daniele Spanò rivestirà la facciata del Teatro Argentina. Così i cittadini diventeranno lettori ‘estemporanei’ chiamati a partecipare attivamente, e invitati ad entrare, ascoltare, selezionare e leggere alcune pagine dai libri della grande pila accatastata sul palcoscenico. Per tutta la notte chiunque potrà entrare in teatro, scegliere una pagina che si vuole salvare e leggerla a uno dei microfoni: perché leggendola per tutti permetterà di prolungarne la vita. Portatori delle parole ritrovate saranno anche alcuni attori, con la lettura de “I roghi dei libri” di Leo Lowenthal e alcune tra le pagine più belle di quella letteratura – come filo rosso della serata – accanto alle note del clarino di Gabriele Coen, del pianoforte di Alessandro Gwis, e della voce di Miriam Meghnagi, che accompagneranno la lettura dei libri “salvati ”.