La povertà non è più surreale della ricchezza; un ragazzo vestito di luridi stracci non è più surreale di una principessa abbigliata per un ballo o di un purissimo nudo. Quella che è surreale è la distanza imposta, e superata, dal fotografo: la distanza sociale e la distanza nel tempo.
da La fotografia. Realtà e immagine nella nostra società, Susan Sontag, Einaudi, trad.di Ettore Capriolo