Dello stesso

Umana cosa picciol tempo dura
E certissimo detto
Disse il veglio di Chio,
Conforme ebber natura
Le foglie e l’uman seme,
Ma questa voce in petto
Raccolgon pochi. All’inquieta speme,
Figlia di giovin core,
Tutti prestiam ricetto.
Mentre è vermiglio il fiore
Di nostra etade acerba,
L’alma nostra etade acerba,
L’alma vota e superba
Cento dolci pensieri educa invano,
Nè morte aspetta nè vecchiezza; e nulla
Cura di morbi ha l’uom gagliardo e sano
Ma stolto è chi non vede
La giovanezza come ha ratte l’ale,
E siccome alla culla
poco il rogo è lontano.
Tu presso a porre il piede
In sul varco fatale
Della plutonia sede,
Ai presenti diletti
La breve età commetti.

dai Canti di Giacomo Leopardi

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