A F.N.
Piace anche a te l’aroma del dolore,
dicono anche di te: “Che uomo singolare!”
“Ero sul punto di morire. Nel cuore appassionato
c’era , desiderio più orrore, un male strano:
era angoscia, era viva speranza; né volevo sottrarmi.
Più la fatale clessidra si vuotava e più acre,
più deliziosa era la mia tortura;
si scollava dal mondo la mia anima.
Avido come un fanciullo ero in attesa
dello spettacolo, odiando del sipario la remora…
Gelida, tutt’a un tratto, la verità mi appare:
senza scosse ero morto, e la tremenda aurora
m’avvolgeva. – Nient’altro? è mai possibile?
S’era alzato il sipario, e io aspettavo ancora.
da I fiori del male – La morte, Charles Baudelaire, Einaudi, trad. di Giovanni Raboni