Marcelito

1914

Nel suo tratto cupo, quasi malvagio – scrive Hans Limbach-, c’era un che d’affascinante come in un criminale. Aveva infatti l’espressione fissa della maschera; la bocca si apriva appena nel parlare e gli occhi scintillavano talora sinistramente. Subito D. (Carlo Dallago) lo investì al suo solito di domande; ma Trakl dava risposte brevi e controvoglia, e se una domanda gli sembrava troppo intima, si ritraeva intimidito e quasi astioso.

da Idea di biografia di Clio Pizzingrilli in Gli ammutoliti. Lettere 1900-1914, Georg Trakl, Quodlibet

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