Desiderio di vedere altri soffrire quel che stiamo soffrendo, esattamente. Per questo, eccetto i periodi di instabilità sociale, i rancori dei miseri hanno di mira i loro simili.
Questo è un fattore di stabilità sociale.
Tendenza a espandere la sofferenza fuor di sé. Se, per eccesso di debolezza, non si può provocar la pietà né far del male ad altri, si fa del male alla rappresentazione dell’universo in sé.
Ogni cosa bella e buona è allora come un’ingiuria.
da Vuoto e compensazione – L’ombra e la grazia, Simone Weil, Rusconi, trad.di Franco Fortini