Un’estate di bassi fondali
un inverno di gradini
dov’è che vorresti salire?
scendi al riparo dai mali.
La pioggia allaga il piazzale
congiura nelle mie scarpe
ecco distanza e profondità
freddo l’ascensore risale
mai che l’angoscia si affidi
che il lampadario s’infogni.
Ma è una serie di sogni
che mulina cangiante
è l’ombra mancante
al vetro illuminato
è l’acqua smarrita
nello scheggiato bicchiere
la nottola collocata dentro un milione di sere.
da Il bene materiale, Paolo Febbraro, Scheiwiller