Nudo rosso, Renzo Vespignani
– tu ti aprivi.
-…
– tu ti aprivi in un turbine di insetti di caldo.
– uno zampillo di seta. una scia. quel che è uscito da te.
– vuoi che lo asciughi?
– è già cosa vecchia. è un calmante.
– hai sete?
– ho sete.
– champagne o birra?
– birra.
– hai fame?
– ho fame.
– patè ai tartufi o patè di campagna?
– patè di campagna.
– i panini o un pezzo di pane?
– un pezzo di pane.
– dove siamo?
– in rue vaugirard.
– che cosa c’è?
– degli assiti.
– solo degli assiti?
– hanno acceso un fuoco. riscaldano le loro gamelle.
– hai visto il fuoco?
– fra le gamelle.
– torna qui.
– non mi domandi se piove?
– non starebbero intorno al fuoco.
– vuoi mangiare subito?
– …
– ti sto parlando! dove sei? chi sei, d’improvviso?
– Te. Te contento di te. Mangiamo.
– parliamo con la bocca piena. non dobbiamo lasciar perdere nulla.
– una pienezza. un raggio di sole dopo un cataclisma.
– un nulla. che acquieta.
– sono distesa. non mi muovo. sono tutta un ruscello in corsa.
– io mi spando e non desidero nulla. sono l’aria intorno.
– hai fiducia, agnellino mio, appena nata.
– l’universo è un lago.
– io ti tengo fra le mie braccia.
– tu rabbrividisci. tremi.
– è questa luce…sei tu che l’hai messa in me. a volte torna.
da Il taxi, Violette Leduc, ES, trad. di Angelo Morino
piacere di conoscerti,
giampaolo