quando il testo offre in figura il suono


Alphabet, Robert Mapplethorpe

Il silenzio con cui le parole ci confrontano – perché è vero, le parole scritte tacciono, non più udibile è la voce che le ha pronunciate- non fa che ripetere il silenzio del mondo. Perché anche le cose tacciono; e tuttavia il mondo è pieno di suoni, e tutto ha la sua voce. È solo questione di ascolto, ma disciplinando l’orecchio potremo finalmente raggiungere quell’attenzione dell’anima che ci farà udire, nelle lettere mute della scrittura, la voce -lì dove la lettera si ricongiunge ad un corpo.

da Nomi, Nadia Fusini, Feltrinelli

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