Conosco un tavolo in una di queste baracche su cui di sera è posata una lanterna di vetro con una candela accesa, intorno siedono più o meno otto persone e quello è il cosiddetto “angolo dei bohémiens”. Se poi si fanno pochi passi fino al tavolo più vicino, intorno al quale sono anche lì sedute più o meno otto persone – forse l’unica differenza è che al posto della candela c’è qualche padellina sporca-, allora è come se si entrasse in un mondo totalmente diverso.
Circostanze simili non sembrano produrre necessariamente persone simili.
da Lettere 1942-1943, Etty Hillesum, Adelphi