Würtzburg, 14 settembre 1800


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In nessun luogo si può conoscere più rapidamente, e nello stesso tempo più esattamente, il grado di cultura di una città e, in genere, lo spirito del gusto che vi regna quanto nelle biblioteche di lettura.
Sta’ a sentire che cosa ho trovato qui, e non sarà necessario che ti dica altro sui modi vigenti a Würtzburg.
“Vorremmo avere un paio di buoni libri”.- Ecco qui la raccolta a disposizione.- “Per esempio Wieland”. – Ho i miei dubbi che ci sia.- “Oppure Schiller, Goethe”. – Sarà difficile trovarli qui.- “Come? Tutti questi libri sono esauriti? Si legge tanto in questa città?”. – Non direi.- “Quali sono i lettori più assidui?”. – Giuristi, commercianti e signore maritate.- “E le nubili?” – Non posso chiederne.- “E gli studenti?”. – Abbiamo l’ordine di non dargliene.- “Ma dica un po’, se si legge così poco, dove diavolo sono le opere di Wieland, Goethe, Schiller?”. – Scusi, codeste opere non si leggono affatto qui. – “Dunque non le avete neanche in biblioteca?”. – Non sono permesse.- “Che libri ci sono dunque qui, su queste pareti?”. – Racconti cavallereschi, solo racconti cavallereschi, a destra quelli con fantasmi, a sinistra senza fantasmi, a piacere.- “Bene, bene”.

da Lettere alla fidanzata, Heinrich von Kleist, SE Studio Editoriale, a cura di Ervino Pocar

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