Nella terra del pascolo giunsi
quand’era già notte,
fiutando le cicatrici nei prati
e il vento, prima che si levasse.
L’amore più non pascolava,
le campane erano spente
e i cespugli affranti.
Un corno piantato nel terreno,
dalla guidaiola ostinato,
nel buio confitto.
Dalla terra lo presi,
al cielo lo levai
con piena forza.
Per colmare
questo paese con suoni,
nel corno soffiai,
volendo nel vento incombente
e tra steli increspati
di ogni origine vivere!
da Invocazione all’orsa maggiore, Ingeborg Bachmann
… le cicatrici dei prati ….
che bel modo di prendere posto nel mondo!
bellissima.
chesche tu ve da me?